Rivelato nel 1925 e adottato il 12 luglio 1927, sette anni dopo la proclamazione dello stato del Grande Libano durante il mandato francese a seguito di un concorso nazionale aperto, l’inno nazionale del Libano è stato scritto da Rachid Nakhlé e composto da Wadia Sabra.
Sostituì quindi un primo inno composto da Béchara Ferzan, rivelato il 1 settembre 1920 dai gradini del Palais des Pins o durante la proclamazione dello stato del Grande Libano.
Wadia Sabra (nato il 23 febbraio 1876 e morto l’11 aprile 1952, il suo compositore quindi, è il fondatore del Conservatorio Nazionale Superiore di Musica libanese nel 1925.
Ecco anche una registrazione della partitura dell’accompagnamento originale di Wadia Sabra con Aliénor Khalifé al pianoforte. I nostri ringraziamenti a Fady Jeanbart per avercelo fatto notare.
testo francese
Tutto per il paese, per la gloria e la bandiera.
Con la spada e la penna segniamo i tempi.
La nostra pianura e le nostre montagne fanno uomini vigorosi.
Dedichiamo la nostra parola e il nostro lavoro alla perfezione.
Tutto per il paese, per la gloria e la bandiera.
Tutto per la patria.
I nostri vecchi e giovani stanno aspettando la chiamata della patria.
Nel giorno della crisi sono come i leoni della giungla.
Il cuore del nostro Oriente resta il Libano per sempre.
Possa Dio preservarlo fino alla fine dei tempi.
Tutto per il paese, per la gloria e la bandiera.
Tutto per la patria.
La sua terra e il suo mare sono i gioielli di entrambe le direzioni.
Le sue buone azioni invadono i poli.
Il suo nome è stato la sua gloria dall’inizio dei tempi.
Il suo cedro è il suo orgoglio, il suo simbolo eterno.
Tutto per il paese, per la gloria e la bandiera.
Tutto per la patria.
testo arabo
لنا للوطن للعلى للعلم
لء عين الزّمن سيفنا القلم
لنا الجبل للرجال
لنا العمل ل الكمال
لنا للوطن للعلى للعلم
لّنا للوطن
ا الفتى عند صوت الوطن
غاب متى ساا الفتن
ا لبه أبداً لا
انه ربه لمدى الا
لنا للوطن للعلى للعلم
لنا للوطن
بحره برّه درّة ال
برّهُ الئ ال
إسمه عزّه منذ كان ال
مجدُهُ أرزُهُ رمزُهُ للخلود
لّنا للوطن للعلى للعلم
لّنا للوطن
Lo sapevate?
Una polemica scoppiata qualche anno fa, in seguito alla trasmissione nel 2011 di un programma televisivo che rilevava un possibile plagio dell’opera di Mohammed Flayfel dedicato a Mohamed ben Abdelkrim el-Khattabi, il capo della Repubblica effimera del Rif.